A Terni convegno su autismo adulto
L’impatto dei disturbi dello spettro autistico sulla vita delle persone e delle loro famiglie dura tutto l’arco della vita e rende necessario una presa in carico integrata da parte dei servizi socio-sanitari anche dopo i 18 anni: dell’autismo e della rete assistenziale offerta dalle istituzioni del territorio si parlerà giovedì 21 marzo nell’aula magna della facoltà di Medicina e chirurgia di Terni in un incontro organizzato dall’Azienda ospedaliera, che da un anno sta portando avanti un progetto integrato di presa in carico globale dei soggetti con disabilità complessa, attraverso l’istituzione di un Cad (Centro accoglienza disabilità) che funge da centrale operativa per l’attivazione di una equipe multidisciplinare dedicata, inserita nella rete degli ospedali che hanno attivato l’assistenza medica avanzata a favore dei disabili gravi (progetto noto come Dama cioè Disabled advanced medical assistance).
All’incontro, che è aperto a genitori, insegnanti, educatori, associazioni ed a tutte le professioni sanitarie, interverranno numerosi professionisti della rete Dama dell’Azienda ospedaliera di Terni (Stefano Cappanera, Marsilio Francucci, Rita Commissari, Domenico Frondizi, Agnese Barsacchi, Massimo Rizzo), il fondatore del progetto a Milano Filippo Ghelma e Augusto Pasini, che si occuperà dell’integrazione tra ospedale di Terni e azienda territoriale. Importante è considerato, l’intervento di Maria Luisa Scattoni dell’Istituto superiore di sanità, che sta coordinando, come responsabile dell’Osservatorio nazionale autismo, le linee guida italiane. L’impatto dei disturbi dello spettro autistico sulla vita delle persone e delle loro famiglie dura tutto l’arco della vita e rende necessario una presa in carico integrata da parte dei servizi socio-sanitari anche dopo i 18 anni: dell’autismo e della rete assistenziale offerta dalle istituzioni del territorio si parlerà giovedì 21 marzo nell’aula magna della facoltà di Medicina e chirurgia di Terni in un incontro organizzato dall’Azienda ospedaliera, che da un anno sta portando avanti un progetto integrato di presa in carico globale dei soggetti con disabilità complessa, attraverso l’istituzione di un Cad (Centro accoglienza disabilità) che funge da centrale operativa per l’attivazione di una equipe multidisciplinare dedicata, inserita nella rete degli ospedali che hanno attivato l’assistenza medica avanzata a favore dei disabili gravi (progetto noto come Dama cioè Disabled advanced medical assistance).
All’incontro, che è aperto a genitori, insegnanti, educatori, associazioni ed a tutte le professioni sanitarie, interverranno numerosi professionisti della rete Dama dell’Azienda ospedaliera di Terni (Stefano Cappanera, Marsilio Francucci, Rita Commissari, Domenico Frondizi, Agnese Barsacchi, Massimo Rizzo), il fondatore del progetto a Milano Filippo Ghelma e Augusto Pasini, che si occuperà dell’integrazione tra ospedale di Terni e azienda territoriale. Importante è considerato, l’intervento di Maria Luisa Scattoni dell’Istituto superiore di sanità, che sta coordinando, come responsabile dell’Osservatorio nazionale autismo, le linee guida italiane. (fonte Ansa)